ADEGUAMENTO TARIFFE PULIZIE, COME FACCIO AD AUMENTARE I PREZZI? E QUANTO CHIEDERE?

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Visti i recenti e continui aumenti dei costi di macchine, attrezzature e prodotti per fare le pulizie ecco alcune indicazioni per chiedere ai clienti un adeguamento delle tariffe delle pulizie.

La prima cosa da verificare è il contratto di appalto per capire cosa abbiamo concordato con il cliente e applicare quanto previsto. Di norma il cliente non dovrebbe lamentarsi, in caso contrario possiamo ricordargli che stiamo applicando gli aumenti previsti nel contratto che lui stesso ha firmato.

Tuttavia, in questi casi, non solo può capitare di accorgersi che ci siamo dimenticati di inserire nel contratto una clausola per l’adeguamento dei prezzi, ma anche di non aver nessun contratto di appalto scritto e che tutti gli accordi presi con il cliente sono solo a voce.

In questi casi non c’è molto da fare, bisogna provare a chiedere al cliente l’adeguamento delle tariffe e sperare che comprenda, in caso contrario, nel caso non comprenda le nostre ragioni, oltre a costarci caro, ci servirà come esperienza per non commettere lo stesso errore la prossima volta.

Per questo, assieme a molte altre cose, le modalità con cui fare gli adeguamenti delle tariffe vanno sempre indicati nel contratto di appalto.

E allora quanto chiedere di aumento?

Un sistema è quello di riferirci agli indici che l’Istat pubblica ogni mese (e quindi ogni anno) dove indica qual è la variazione percentuale dei prezzi dei beni e servizi di consumo.

L’Istat ci fornisce un’indicazione media calcolata su molti beni e servizi e non solo quelli che riguardano il nostro lavoro che potrebbero essere anche più alti e di cui dobbiamo tenerne conto.

Insomma, se l’aumento Istat non è sufficiente a far quadrare i nostri conti, dobbiamo adeguare i prezzi alle nostre esigenze di impresa che oltre a coprire tutti i costi deve pure guadagnare.

La pulizia professionale è una cosa seria!

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