PULIZIE E VISORI IN REALTÀ AUMENTATA. IL VIDEO CHE STA FACENDO DISCUTERE IL SETTORE

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Se non avete ancora visto questo video, probabilmente siete tra quelli che non frequentano abitualmente il mondo dei social network. Un mondo strano e fatto di eccessi, ma che di tanto in tanto qualcosa di curioso e che vale la pena di starci riesce ancora a proporcelo.

Anche per chi lavora in questo settore, in quelle pulizie professionali che apparentemente sembrano sempre uguali e in cui non sembrano esserci novità degne di nota. Ecco forse se abbiamo questa percezione è perché siamo solo un po’ distratti, perché per chi come noi della Community Italiana delle Pulizie che sui social è nato, queste cose non ci sfuggono.

È infatti da queste sconfinate lande dell’internet che da un po’ ha fatto la sua comparsa un video che merita di essere visto e sul cui contenuto è necessario fare più di qualche riflessione.

Ma cosa si vede nel video? A prima vista quello a cui assistiamo sembra una normale attività di aspirazione della polvere che tutti noi facciamo in casa, se non fosse che la persona indossa un visore. Il visore permette alla persona che lo indossa di vedere dove ha eseguito correttamente il passaggio di aspirazione della polvere, mettendo quindi in evidenza le aree non ancora aspirate, oltre a quelle accidentalmente saltate.

Naturalmente la dimensione e la quantità di sporco presenti in una casa se rapportate all’attuale costo di un visore porterebbero chiunque a considerare questo accessorio come qualcosa di totalmente inutile.

Ma cosa cambierebbe se le pulizie coadiuvate da questa tecnologia fossero quelle eseguite in luoghi come ospedali, alberghi, industrie, scuole, ristoranti, e molto altro ancora?

Appunto! Se questa tecnologia trovasse applicazione in questi ambiti dove la quantità di sporco da rimuovere, la qualità e precisione del lavoro eseguito e la garanzia di avere ambienti igienicamente sicuri non sono dettagli da sottovalutare, ecco che forse il visore potrebbe rappresentare una novità epocale.

Insomma per chi di questo mestiere un po’ ne capisce avrà già intuito a cosa ci riferiamo. Come sapere se la pulizia è stata fatta come previsto dal capitolato? Come essere certi che qualcosa anche solo accidentalmente non è stata pulita e resa igienicamente sicura?

Ecco che potremmo presto vedere addetti al servizio di pulizie indossare questi visori, magari partendo proprio da quei luoghi in cui il pulito e l’igiene sono a più stretto contatto con quelle infezioni che fanno la differenza tra vivere o morire.

Partendo proprio dagli ospedali dove il costo delle infezioni crociate non è solo un problema sanitario, ma anche economico e on da meno anche di contestazione. Insomma potrebbe essere quel sistema che non solo migliora l’igiene, riducendo i costi e l’errore umano ma anche che migliorerebbe l’indispensabile attività di controllo. Certo le problematiche non solo tecniche da superare per arrivare a vedere una prima fase di sperimentazione di una siffatta tecnologia sono tutt’altro che banali, ma immaginare oggi qualcosa che ancora non esiste è spesso il primo indispensabile passo per vederlo realizzato domani.

Fonte video: il web

Come Community continueremo a monitorare da vicino la situazione, consigliandovi di seguire il sito ufficiale della Community Italiana delle Pulizie (www.pulizie.social) e di iscrivervi alla newsletter (Cliccando QUI) per non perdere aggiornamenti e novità in anteprima.


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