QUANTO TI COSTA IL DIPENDENTE CHE FA COMUNICAZIONE ONLINE?

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di Alessandro e Marco Florio – pubblicato nel numero di Ottobre 2022 di CleaningCommunity.net

Uno degli aspetti più incredibili della nostra avventura “social” è certamente quella dei tanti colleghi violenti. Una violenza che non ci saremmo mai aspettati di dover conoscere, non tra gli operatori di questo settore, ma che in alcuni casi sembrano davvero usciti da uno di quei locali malfamati della periferia di una metropoli del terzo mondo.

Un fenomeno che ci ha davvero sconvolto ma anche interrogato perché, che ci crediate o meno, come Amministratori della Community Italiana delle Pulizie abbiamo fin qui potuto vedere cose che voi umani non potete neanche immaginare.

Senza soluzione di continuità per mesi siamo stati oggetto di ogni sorta di messaggio di odio, insulto e perfino minaccia. E vedendo i soggetti che ci hanno deliziato con le loro quotidiane lusinghe nessuna azienda può davvero sentirsi al riparo.

Si perché se qualcuno si aspetta che simili comportamenti siano tipici degli “ultimi” si sbaglia di grosso, tra i nostri “haters” (così si chiamano quelli che ti ricoprono di insulti online) ci sono pure responsabili e funzionari di grandi e note aziende, quelli che per capirci si presentano come esperti del settore e che online tengono pure un loro blog pieno di consigli per attirare i clienti, ma a quanto pare anche per offenderli.

Si perché se pensate che si limitino ai soli messaggi privati (che mai divulgheremo) ancora una volta siete finiti fuori strada. La maggior parte della loro attività è in chiaro, insomma chiunque la può leggere. E quando diciamo chiunque è davvero chiunque e non solo i clienti.

Ovviamente stiamo parlandi di poche persone, ma che per le malcapitate aziende che se le ritrovano a libro paga, non sono proprio quel biglietto da visita che ti aspetti di mostrare orgoglioso al mercato. Ed è proprio per questo che ci siamo chiesti quanto un dipendente che fa questa comunicazione online possa costare alla malcapitata azienda di turno.

Sì perché anche questa è comunicazione, anche questo è marketing, e volenti o non, è dall’online che derivano sempre più le scelte che poi ognuno di noi fa tanto nella vita privata, quanto in quella professionale. Insomma dopo che uno vi ha insultato per mesi comprereste mai qualcosa? Perché è quello che a noi capita, non ancora contenti di averci preso di mira fanno finta che non sia successo nulla e ci contattano per proporci di collaborare.

È evidente che sia una questione complessa e che vada al di là delle reazioni di pancia. Perché non solo l’azienda ma anche il collaboratore sono del tutto ignari che più di qualcosa sia ormai da tempo finito fuori controllo e che siano maturi i tempi per prendere una decisione drastica. Ovviamente non ci stiamo riferendo al licenziamento del malcapitato e neppure all’improbabile eclissarsi da web e social per evitare il ripetersi di altre simili spiacevoli situazioni, diventati questi ultimi oltremodo indispensabili, ma quantomeno a ripensare una strategia generale di comunicazione online.

Certo, è con tutta probabilità questo il punto dolente di molte aziende, non aver mai preso sul serio l’online, affidando tutto al caso o a collaboratori che, pur animati dalla buona volontà, sono del tutto privi di competenze, esperienza e, spiace dirlo, anche scollegati dalla realtà di un settore che va a tutta velocità nella direzione opposta in cui questi colleghi si sono invece incamminati. E questo è evidente dalle conversazioni online che ogni giorno leggiamo e che al di là dei toni accesi che le contraddistinguono, sono un chiaro segnale di qualcosa che non sta funzionando come dovrebbe.

Ecco se anche tu vuoi partecipare alla Community Italiana delle Pulizie, scoprire cosa dicono i tuoi colleghi e partecipare alla discussione questo è il tuo link esclusivo per accedere e iscriverti: https://www.facebook.com/groups/1439233049754286 Ti stiamo aspettando!

Scriveteci e fateci sapere.


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