CRISI UCRAINA: LE AZIENDE DEL SETORE PULIZIE COLPITE DALLE SANZIONI CONTRO MOSCA, ECCO COSA FARE!

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Continuano a crescere le preoccupazioni per il settore Pulizie. Duro colpo all’export verso la Russia. Molte le aziende Italiane coinvolte. Ecco cosa fare!

È di queste ore la notizia che ISSA Pulire Network ritira la partnership con CleanExpo Moscow Show, importante manifestazione fieristica di settore prevista per novembre a Mosca.

Molte le aziende italiane che partecipano alla manifestazione, i cui marchi (mentre stiamo scrivendo) sono ancora visibili sul sito della fiera.

Un indice di quanto il mercato russo sia importante per le aziende del settore, che visto lo scenario che si è delineato e di cui avevamo già ampiamente previsto gli effetti in questo post, non possono che essere molto preoccupate.

Preoccupazione che potrebbero ancora una volta essere solo l’inizio, visto che è prevedibile non solo che il mercato Russo resti di fatto azzerato per molti anni, ma anche che sia a quasi esclusivo appannaggio di altri Paesi che per ora non hanno aderito al pacchetto di sanzioni, tra cui la Cina è quella che se ne dovrebbe avvantaggiare per pima e di più.

E allora che fare? Ecco due possibili strade.

Una opzione potrebbe essere quella di puntare su altri mercati stranieri spingendo però su export già provato dall’aumento dei costi di energia e materie prime dei mesi scorsi a cui se ne stanno aggiungendo altri per la crisi in Ucraina.

L’altra opzione è il mercato interno, non privo di incognite soprattutto perché caratterizzato da una iper parcellizzazione delle aziende e anche per il quasi totale disinteresse di molte aziende che in questi anni hanno preferito spingere quasi esclusivamente sull’export dimenticando di fatto il mercato interno che ora potrebbe per loro essere vitale.

Quello che emerge è che bisogna fare in fretta, bisogna decidere dove investire e anche come farlo. Ed è questo “come farlo” il vero problema, tasto dolente soprattutto per chi vuole farlo nel mercato interno. Proprio perché serve trovare una visione che evidentemente non abbia un orizzonte temporale da qui a fine anno, e non solo perché il 2022 potrebbe essere molto più difficile di quanto ora possiamo immaginarci, ma anche perché lo scenario innescato dalla crisi in Ucraina potrebbe durare anni, favorire concorrenti stranieri (in primis i cinesi) che una volta fagocitato il mercato russo inizierebbero a pensare all’Europa e quindi anche all’Italia.

Se pensate che la Cina sia in qualche modo distante vi sbagliate, come Community Italiana delle Pulizie siamo già stati più volte contattati da produttori dell’estremo oriente. Un sintomo di quanto questa Community e i numeri che ormai muove siamo diventati interessanti per le aziende che vedono nel mercato europeo e quindi italiano grandi opportunità di crescita, crescita che quindi ancora una volta andrebbe a discapito delle aziende nostrane già provate da due anni di pandemia e ora dalle previsioni negative della crisi in Ucraina.

Come Community Italiana delle Pulizie siamo già al lavoro su diversi fronti, tra questi grazie al nostro Osservatorio che ci consente di avere uno sguardo d’insieme su l’intero settore, stiamo monitorando l’evolversi della situazione e quindi in grado di dare indicazioni su come muoversi nell’ottica di fare sistema e quindi per collaborare.

Quello che possiamo consigliarvi è di continuare a seguire il sito ufficiale della Community Italiana delle Pulizie (www.pulizie.social) e di iscrivervi alla newsletter (Cliccando QUI) per non perdere aggiornamenti e novità in anteprima.


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