PULIZIE DOMESTICHE: UNA RICERCA SVELA COME LE FANNO GLI ITALIANI

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Un’indagine commissionata da Vorwerk a SWOA (Social Web Opinion Analysis) e condotta su oltre 1200 persone, svela come gli italiani si prendono cura degli ambienti domestici.

Come Community Italiana delle Pulizie, non ci siamo voluti limitare a riportare il comunicato che è stato diffuso dall’agenzia di stampa ITALPRESS, ma come nostro consueto modo di fare, abbiamo voluto analizzare ed elaborare i dati disponibili tramite l’Osservatorio Pulizie, il centro studi e ricerche della Community Italiana delle Pulizie.

Un’attività, quella dell’Osservatorio Pulizie, che ancora una volta permette a tutto il comparto delle pulizie che da queste pagine ci segue, di restare aggiornato sulle tendenze nei servizi di pulizia. Tendenze che interessano in modo particolare alle aziende produttrici che, visto l’oggetto dell’indagine, operano nel segmento del domestico o su cui stanno facendo investimenti per posizionarsi.

ROMA (ITALPRESS) – Per gli italiani le pulizie domestiche sono sempre una cosa seria ma con tante differenze. Se è vero però che più di un italiano su due (il 53%) dichiara di amare ‘fare le pulizie – di questi il 62% sono donne il 44% uomini – e che quasi 6 italiani su 10 (il 57%) sostengono di dedicare due o più ore a settimana a pulire la propria casa, esistono differenze importanti sia tra le motivazioni che nelle tecniche utilizzate. Su una cosa però concordano tutti: la tecnologia è oggi uno dei migliori alleati dell’igiene domestica. Sono questi alcuni dati che emergono dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Vorwerk per l’Italia condotta tra ottobre e novembre – attraverso un’indagine SWOA (Social Web Opinion Analysis) su oltre 1200 individui attraverso domande con risposte chiuse o multiple – per monitorare opinioni, pareri ed esperienze sul modo in cui gli italiani si prendono cura degli ambienti domestici.

Dai dati dell’Osservatorio emerge un trend principale: se in passato per le faccende domestiche si ricorreva all’aiuto di un professionista, oggi gli italiani dichiarano che il primo supporto arriva dalla tecnologia (il 30%), seguito dal professionista delle pulizie (il 26%) e da un familiare (il 15%). Il 23% degli intervistati, inoltre, afferma di occuparsi personalmente dei lavori domestici senza ricorrere a alcun aiuto.

“Il Re della pulizia hi-tech” – che mantiene il primato tra gli strumenti di igiene domestica più utilizzati in assoluto – resta l’aspirapolvere (preferito nel 64% dei casi), di cui è cambiata anche la percezione come oggetto. Oggi l’aspirapolvere non è più un utensile da relegare in uno sgabuzzino e utilizzare al bisogno ma serve anche come complemento d’arredo, da sistemare in bella mostra e in posizione strategica; per questo nel corso degli ultimi anni, il design di questo elettrodomestico è diventato sempre più elegante e ‘smart’.

Al secondo posto si posiziona il “sistema completo di pulizia” (con il 58% di preferenze) che, grazie alla versatilità e ai tanti accessori integrati, può servire per molteplici attività e in diversi ambienti. Sul terzo gradino del podio, infine, troviamo lo strumento più innovativo: il robot aspirapolvere (scelto nel 56% dei casi) che, grazie alla tecnologia, è in grado di interagire e pulire casa anche a distanza, lavorando e ricaricandosi in maniera autonoma.

“In Vorwerk i clienti sono al centro di tutto, per questo sviluppiamo prodotti che fondono perfettamente tecnologia all’avanguardia e design – ha commentato Jan Delfs, Head of Global Design della multinazionale Vorwerk che quest’anno celebra gli 85 anni di Folletto -. Questo è possibile solo con un costante impegno sul fronte dell’innovazione, per scoprire ciò che non è stato ancora scoperto e realizzare soluzioni capaci sia di soddisfare le esigenze dei clienti che di integrarsi all’interno degli ambienti domestici moderni. La perfetta fusione tra innovazione e design, dunque, è il segreto che ci permette di offrire prodotti straordinari dal punto di vista estetico e funzionale”.

Uno dei dati più interessanti che emerge dalla ricerca dell’Osservatorio Vorwerk per l’Italia è che a motivare gli italiani a pulire la propria abitazione è soprattutto la presenza di ospiti: nel 67% delle preferenze ci si rimbocca le maniche in vista dell’arrivo di parenti e amici, seguito dal 63% che è spinto dalla la presenza in casa di animali domestici e del 55% che sente il bisogno di vivere in un ambiente igienizzato.

Per quanto riguarda il tempo dedicato alle pulizie, la maggior parte degli italiani – quasi 6 su 10 (il 57%) – afferma che, complessivamente, servono due o più ore a settimana per le pulizie (il 30% dichiara 2 ore e il 27% più di due ore). Per 1 su 3, poi, il momento migliore della giornata da dedicare alle faccende di casa è il mattino (il 33%), mentre il giorno migliore è uno del fine settimana (sempre il 33%) sebbene resista uno zoccolo duro (il 28%) che pulisce solo “quando è necessario”.

In alcuni periodi dell’anno, poi, gli italiani si dedicano a una pulizia più approfondita e radicale dell’ambiente domestico. Se per uno su tre (32%) questo momento è l’inizio della primavera – un periodo che coincide anche con uno dei classici “cambi di stagione” di biancheria e abiti – per uno su quattro (26%), invece, è il rientro dalle vacanze.

In tema di pulizie, non a tutte le zone o gli oggetti della casa si rivolge la stessa attenzione.

L’ambiente che – da nord a sud – richiede più meticolosità è il bagno (nel 66% dei casi) che necessita di un’igiene più profonda, seguito dal soggiorno (il 59%) che, invece, deve essere sempre impeccabile per accogliere gli ospiti.

Emerge inoltre anche un ordine ideale di arredi o altro a cui dedicare più cura e impegno nella pulizia. In ordine decrescente, l’attenzione va al piano di cottura (il 62%) che necessita di sgrassatura e igienizzazione profonda, seguito da mensole e librerie (il 52%), ovvero i luoghi dove si annida la polvere. A seguire, infine, troviamo le finestre e i vetri (il 50%) che, oltre a necessitare di una pulizia dall’interno, vanno puliti anche all’esterno trovandosi esposti a intemperie e inquinamento.

Il compito che gli italiani svolgono con più piacere è passare l’aspirapolvere (il 56% del campione), uno strumento che grazie all’innovazione e alla tecnologia oggi risulta sempre più leggero, maneggevole ed efficiente. Un’attività prediletta soprattutto dagli uomini (il 58%), mentre il mondo femminile pone in cima alle preferenze la pulizia della cucina (il 56%).

Nell’ambito delle pulizie domestiche non tutto può essere risolto dagli strumenti hi- tech: per assicurare l’igiene – oltre a un po’ di fatica – sono necessari ancora i classici strumenti “analogici”. Tra quelli considerati indispensabili dagli italiani al primo posto troviamo i panni in microfibra (62%), seguiti dal “mocio” lavapavimenti (56%) e dalle spugne (51%). A fare il paio con questi strumenti, poi, ci sono i detergenti: il preferito è lo sgrassatore (65%) seguito dall’anticalcare (57%) e dall’igienizzante (47%).

Tornando al tema dell’innovazione – in conclusione – secondo la maggior parte del campione raggiunto uno dei fattori in grado di garantire una pulizia “profonda ed efficace” è proprio l’uso della tecnologia (a detta del 62%). E anche qui sono soprattutto gli uomini a dichiararlo (il 66%), mentre per le donne conta la “frequenza delle pulizie” (il 61%). Insomma: delegare le pulizie domestiche alla tecnologia aiuta, ma non è (ancora) possibile sottrarsi dall’impegno necessario a mantenere sano, pulito e igienizzato il luogo in cui si vive ogni giorno con famiglia, animali e amici.

Fonte foto: ufficio stampa Edelman

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